🍀 Polo dell' eccellenza alpina per il benessere e la cura olistica
- Fabio Angelo Rossi
- April 8, 2025
Presentazione ufficiale progetto centro benessere
Rodi-Fiesso, 8 aprile 2025
Un centro di salute e benessere per tutti
In un’epoca in cui il benessere fisico e mentale sono diventati beni essenziali, nasce il desiderio di dare vita a un luogo accessibile, umano e autentico: un centro che unisca il rigore della ricerca, la forza della natura e la cura per il prossimo.
Questa iniziativa vuole offrire molto più di una piscina: immagina uno spazio aperto tutto l’anno, alimentato da energia rinnovabile, con acqua riscaldata, adatto a terapie, relax, movimento dolce, attività scolastiche, famiglie e persone fragili. Un luogo dove si possa respirare, galleggiare, rigenerarsi.
Non un centro commerciale. Non un’attrazione turistica di lusso. Ma un bene comune.
È un progetto sostenuto da un laboratorio indipendente, che reinveste nella valle. Senza domandare fondi pubblici. Con il solo obiettivo di colmare un vuoto che da troppo tempo è ignorato: la cura quotidiana delle persone e del territorio.
Qui sotto troverete come crediamo debba essere configurato il centro benessere, cominciando dalla parte più interessante e più ambiziosa: una piscina pubblica riscaldata e accessibile tutto l’anno, pensata non come lusso, ma come diritto di salute collettiva.
Una piscina pubblica riscaldata non è un lusso. È una base di civiltà. Un luogo per guarire, prevenire, crescere, incontrarsi e vivere meglio.
Non si chiede carità, si propone una visione concreta, realizzabile e urgente. E ogni giorno che passa senza, è un giorno perso per tutta la valle.
Piscina pubblica riscaldata: una necessità per la salute e il benessere della valle
Nel contesto di una valle con infrastrutture pubbliche limitate e comparti urbanistici sottoutilizzati, la proposta per la realizzazione di una piscina pubblica riscaldata, coperta e accessibile tutto l’anno rappresenta una risposta concreta a un bisogno reale, presente e crescente.
La piscina scolastica è aperta solo due ore alla settimana, con accesso fortemente limitato. L’unica altra opzione è una piscina scoperta a Dalpe, non praticabile durante la maggior parte dell’anno a causa del clima. Le persone che necessitano terapia in acqua (per schiena, respirazione, recupero post-trauma o disabilità) sono costrette a viaggi lunghi e costosi fino a Rivera (oltre 40 minuti in auto, 50.- CHF a seduta).
Una proposta inclusiva e preventiva La piscina pubblica riscaldata che si propone: Sarebbe installata in un comparto a destinazione pubblica (EPs), oggi abbandonato. Rientra perfettamente nelle finalità previste dalla pianificazione territoriale e dalla LST/RLST. Servirebbe non solo a scopo terapeutico, ma anche per attività scolastiche, corsi di nuoto, riabilitazione, benessere, relax e socialità. Verrebbe finanziata e mantenuta grazie all’attività di laboratorio annessa (Phytolab Alpine), senza alcuna richiesta di fondi pubblici.
Perché la mancanza è evidente, anche se finora sottovalutata. Perché chi oggi chiede è anche testimone della necessità: con dolori, difficoltà respiratorie, e limitazioni fisiche che richiedono accesso continuo all’acqua calda. Perché i Comuni hanno il dovere di valorizzare le zone pubbliche per finalità collettive, non lasciarle vuote a marcire in attesa di ipotetiche scuole milionarie che non partono mai.
Una piscina pubblica riscaldata non è un lusso. È una base di civiltà. Un luogo per guarire, prevenire, crescere, incontrarsi e vivere meglio. Non si chiede carità, si propone una visione concreta, realizzabile e urgente. E ogni giorno che passa senza, è un giorno perso per tutta la valle.
Le stanze sensoriali: un nuovo spazio per il riequilibrio profondo
All’interno del centro benessere, verranno create stanze sensoriali dedicate alla cura del silenzio interiore, alla rigenerazione dei sensi e al rallentamento del tempo.
Questi spazi offriranno:
- Suoni armonici in frequenze benefiche per il sistema nervoso;
- Luci e colori regolati per accompagnare il respiro e la meditazione;
- Aromi naturali e piante per stimolare calma, memoria e centratura;
- Tessuti, superfici e materiali organici per una connessione diretta con il corpo.
Le stanze sensoriali non sono un lusso esotico: sono un antidoto alla frammentazione quotidiana. Luoghi dove rallentare diventa una pratica vitale, e dove il benessere viene percepito prima ancora di essere spiegato.
I locali ricreativi: condividere per stare meglio
Il centro non sarà solo un luogo di cura individuale, ma anche uno spazio per la socialità e la comunità. Verranno messi a disposizione locali ricreativi per tutte le persone che desiderano trascorrere tempo insieme, organizzare incontri, giochi, attività creative o semplicemente condividere una tisana in compagnia.
Questi spazi saranno:
- Accessibili e modulabili, adatti a gruppi di tutte le età;
- Dotati di arredi accoglienti, angoli relax, giochi da tavolo, strumenti musicali;
- Disponibili su richiesta, per eventi informali, gruppi di mutuo aiuto o progetti intergenerazionali.
In una valle dove spesso manca un luogo d’incontro stabile e caldo, questi locali vogliono offrire una casa temporanea per la relazione, senza barriere economiche o sociali.
Zona relax e sauna: la grotta sensoriale del silenzio e del riequilibrio
Per completare il percorso di benessere, il centro ospiterà una zona relax immersiva, ispirata alle tradizioni nordiche e alpine ma reinterpretata in chiave contemporanea come una vera grotta sensoriale.
- Saune calde in legno naturale, per purificare il corpo e rilassare i muscoli;
- Bagni freddi, docce gelide e immersioni rivitalizzanti, per stimolare la circolazione e rafforzare il sistema immunitario;
- Caverne di silenzio con luci soffuse, pareti in pietra, vapori e profumi che avvolgono i sensi;
- Tisane biologiche, musica in frequenze armoniche e materiali naturali ovunque.
Questa zona sarà pensata per portare ogni persona in uno stato di sospensione e riequilibrio profondo, dove il tempo rallenta e il corpo si ricentra.
L’accesso sarà possibile in forma individuale o in piccoli gruppi, garantendo qualità, intimità e rispetto del ritmo di ciascuno.
Nel 2025 è possibile costruire esperienze immersive legali, etiche e sensate. Qui, ogni dettaglio sarà curato per farlo con rispetto, scienza e intuizione.
Spazi condivisi per enti pubblici e iniziative sociali
Oltre agli spazi comunitari, saranno disponibili anche stanze con letti per l’accoglienza sanitaria temporanea, in particolare pensate per:
- Pazienti in osservazione o in fase post-acuta che non necessitano più di ospedalizzazione ma neppure possono rientrare a casa;
- Ospiti fragili di strutture sovraffollate o in ristrutturazione;
- Collaborazioni con medici e terapisti per monitoraggi o cicli di cura naturali integrati.
La struttura a più piani del sanatorio permette una gestione dedicata per piano, garantendo privacy, sicurezza e igiene.
Queste stanze non mirano a creare un ospedale, ma a offrire supporto complementare, con la supervisione di professionisti, anche per chi segue percorsi terapeutici in loco (ad esempio con fitopreparati, fisioterapia o idroterapia).
All’interno del centro saranno previste alcune stanze multifunzionali disponibili, su richiesta, anche per enti pubblici, scuole, terapisti o associazioni locali che si trovano in condizioni di sovraccarico o mancanza di spazi adeguati.
L’obiettivo non è sostituirsi alle istituzioni, ma offrire un supporto temporaneo e flessibile, in un’ottica di collaborazione e beneficio comune.
Queste stanze potranno ospitare:
- Attività scolastiche decentrate o laboratori educativi;
- Servizi di ascolto, consulenze, sportelli itineranti;
- Progetti sociali promossi da enti o fondazioni attive sul territorio.
Rendere utile ogni stanza del sanatorio è un atto di responsabilità. E mettere a disposizione ciò che c’è, a chi ne ha bisogno, è coerenza, non furbizia.Questi spazi saranno:
- Accessibili e modulabili, adatti a gruppi di tutte le età;
- Dotati di arredi accoglienti, angoli relax, giochi da tavolo, strumenti musicali;
- Disponibili su richiesta, per eventi informali, gruppi di mutuo aiuto o progetti intergenerazionali.
In una valle dove spesso manca un luogo d’incontro stabile e caldo, questi locali vogliono offrire una casa temporanea per la relazione, senza barriere economiche o sociali.
Zona terapisti complementari e centro massaggi
Il centro includerà una zona dedicata ai terapisti complementari, i quali potranno esercitare le loro attività in ambienti predisposti, sicuri e accoglienti, incontrando direttamente persone interessate a percorsi alternativi di cura e benessere.
Questa parte della struttura diventerà naturalmente un centro massaggi e trattamenti olistici, in cui discipline diverse potranno coesistere e collaborare. Gli utenti potranno beneficiare di percorsi personalizzati, integrando terapie tradizionali e naturali.
L’associazione che gestisce il centro si impegna a reinvestire ogni utile in eccesso, secondo statuto, in progetti innovativi, inclusivi o di espansione extracomunale, con l’obiettivo di replicare il modello laddove ce ne sia bisogno.
Un centro che guarisce non solo corpi, ma anche territori.
Fabio Angelo Rossi
Fondatore e Tesoriere
Movimento SvegliaTi.ch